L’illusione dei buoni pasto
Il pranzo fuori casa è una grossa spesa per tutta la famiglia, perché va dai 7 ai 12 € giornalieri a persona. Molte aziende non fornite di mensa offrono in alternativa ai propri dipendenti dei buoni pasto cartacei o elettronici che variano tra i 4 e i 10 €.
Può sembrare un ottimo modo per risparmiare sul pranzo in ufficio, in realtà non sempre è vero perché le attività che propongono menù fisso a pranzo tendono a dargli un prezzo maggiore rispetto al buono pasto, in modo da guadagnare un po’ di più su ogni cliente. Ciò comporta che i lavoratori (oltre al buono) debbano sempre aggiungere qualche spicciolo o, a volte, anche qualche euro. In alternativa possono usare più buoni per un solo pasto, ma è comunque economicamente svantaggioso: per molti buoni, infatti, non è previsto il resto. Per esempio se ne usi due, da 6 € per pagare 10 € non riceverai il resto. Inoltre, così facendo, in un mese avrai meno pasti a disposizione.
I menù fissi, poi, ci obbligano ad ordinare più di quel che realmente vorremmo mangiare, con la conseguenza che ci capita di lasciare del cibo nel piatto o di mangiarlo a forza per evitare che diventi un rifiuto… e poi ci abbiocchiamo alla scrivania. Quindi cosa ne faremo dei buoni che risparmieremo? Ci faremo la spesa, che basterà non solo per i pranzi in ufficio ma anche per riempire il frigo (quanto basta!). Potremo anche usarli per pranzare i restanti due giorni della settimana con i colleghi: la pausa pranzo è un momento di svago e socializzazione. Se vogliamo una vita serena non ha senso negarsela sempre. 😉 Però potresti anche coinvolgere i tuoi colleghi preferiti in una sfida a chi risparmia più pranzi…
Facciamo i conti
Pensa a quanto costa costa pranzare nel tuo ristorante a menù fisso preferito. Sottrai a questa cifra il buono e trovi la somma da aggiungere per pagare ogni singolo pranzo.
8 – 6= 2 €
Prezzo del menù – prezzo del buono = soldi da aggiungere.
Nel 2019, in media, lavoriamo 240 giorni all’anno (sabato escluso. Se lavori anche al sabato saranno circa 288). Moltiplichiamo il costo dell’aggiunta al tuo buono per il numero di giorni lavorativi (nel mio caso, per arrivare a 8 euro di menù fisso, dovrò aggiungere 2 euro di buono). Troverai il risparmio che avresti in un anno se mangiassi in ufficio tutti i giorni.
2 x 288 = 576 €
Aggiunta giornaliera x giorni lavorativi = risparmio se mangi in ufficio TUTTI i giorni.
Noi, però, poniamo il caso che due giorni a settimana vuoi mangiare con i colleghi. Quindi i giorni da moltiplicare sono meno. Nel nostro esempio saranno 144.
2 x 144 = 288 €
Aggiunta giornaliera x 144 giorni = risparmio se mangi in ufficio 3 giorni a settimana.
Ora proviamo a capire quanto risparmierai in un anno usando i “buoni pasto” come sconti sulla tua spesa, mangiando in uffico 3 volte a settimana. Basterà moltiplicare il valore del buono per i giorni in cui mangiamo in ufficio.
6 x 144 = 864 €
valore del buono pasto x 144 giorni di pranzo in ufficio = risparmio sulla spesa in un anno
RISPARMIO TOTALE IN UN ANNO: 228 + 864 = 1.092 €
Ora facciamo il conto dell’obiettivo per il mese di febbraio (che ha meno giorni lavorativi rispetto ad altri mesi, quindi sarà meno “proficuo”).
Togliendo i primi 3 giorni che sono venerdì, sabato e domenica, abbiamo 12 giorni di pranzo in ufficio, che moltiplicheremo all’aggiunta giornaliera al buono:
12 x 2 = 24 €
3 pranzi a settimana (febbraio) x aggiunta al buono = risparmio mensile
Adesso calcoliamo quanti euro in buoni avrai a disposizione per la spesa. Moltiplichiamo il valore del buono per i giorni di pranzo in ufficio:
6 x 12 = 72 €
Valore buono x 12 pranzi = risparmio sulla spesa
ECORISPARMIO PREVISTO PER FEBBRAIO: 96 €
Ora che hai il tuo obiettivo per ecorisparmiare a febbraio, fammi sapere com’è andato gennaio e cosa ne pensi questa mia tecnica per ecorisparmiare. Se hai dubbi o domande, lascia pure un commento o scrivimi una e-mail a ecorisparmiare@gmail.com.
Non mi resta che augurarti buon febbraio!