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Ti è mai capitato di sentirti assegnare una scadenza per un lavoro che “doveva essere pronto per ieri”? Hai mai ricevuto e-mail dai colleghi per una questione urgente alle 13:00 della domenica? Hai mai pensato di avere bisogno di una giornata da più di 24 ore? Se la risposta è sì, anche tu hai avuto a che fare con il fast living, cioè con la cultura della fretta. Oggi vedremo cos’è lo slow living e come può cambiare le regole del gioco della tua vita.

Dove c’è fretta c’è stress.

La premura, negli ultimi 20 anni, è stata quasi osannata su più fronti: nell’alimentazione con i fast-food, nella pubblicità con il concetto di “facile e veloce”, nel lavoro con la comunicazione continua tramite ogni canale possibile. Tutto questo incide negativamente sulla nostra salute mentale e anche sulla sicurezza sul lavoro.

I casi di stress lavoro-correlato sono veramente tanti in Italia, nel rapporto BES di ISTAT 2019 viene riportato l’indice di salute mentale dei lavoratori italiani che è mediamente di 67,8 su 100. Ciò vuol dire che quasi il 30% della popolazione soffre di ansia, depressione, perdita di controllo comportamentale o emozionale dovuta al lavoro, alle sue condizioni o alla sua precarietà.

Per questi motivi, sempre più persone e aziende si domandano come promuovere un miglior bilanciamento tra vita privata e lavorativa.
Lo slow living può essere un punto di partenza per migliorare questa situazione e la parte migliore è che puoi iniziare subito, a casa tua.

Slow living : ogni cosa ha il suo tempo

Lo slow living è uno stile di vita che enfatizza approcci più lenti in tutti gli aspetti della quotidianità. Iniziato con il movimento slow-food, che preferisce le produzioni artigianali a quelle dell’industria, oggi si estende anche a molte realtà aziendali e alla vita privata di tante persone.

Uno dei concetti fondamentali dello slow living è che lentezza non significa “improduttività”, ma dare il giusto tempo alle attività da svolgere, senza pretendere da noi stessi e dagli altri più di quanto sia possibile in un tempo stabilito. Prendiamo, ad esempio, la mattina di due persone che lavorano nello stesso ufficio, solo che una vive fast e di una vive slow. Li chiameremo rispettivamente Velocino e Lentino, perché a dare i nomi alle persone sono una schiappa.

slow-living-book

La vita fast di Velocino

Si veglia alle 6:45, dopo la terza sveglia, e anche se non ne ha voglia salta giù dal letto per andare velocemente in bagno. Poi passa in cucina dove si prepara un caffè in capsula. Lo beve in piedi appoggiato al bancone della cucina mentre scorre con noncuranza i social e pensa a cosa dovrà fare oggi a lavoro. Mangia una merendina confezionata in due bocconi, mette la tazzina in lavastoviglie. Ora va in bagno per lavare faccia e denti in un totale di 3 minuti.

Vorrebbe mettere la camicia, ma non l’ha stirata, quindi ripiega su un maglioncino di cotone. Non si guarda allo specchio né si sistema i capelli, non saluta la moglie perché è ancora a letto, prende il cappotto infila le scarpe e alle 7:15 è fuori di casa.

Nel tragitto, sui mezzi di trasporto legge le e-mail arretrare e prepara quelle che dovrà inviare appena arriverà in ufficio, esattamente alle 8:15, quando si accorgerà di aver dimenticato a casa gli occhiali. Tra le 8:15 e le 9:00 lui sta già lavorando a pieno ritmo, mentre i suoi colleghi arrivano poco alla volta e se ne accorge appena.

La vita slow di Lentino

Si sveglia senza sveglia, prima di uscire dal letto controlla se la moglie si è alzata e la sente già in bagno, quindi va in cucina e accende la macchinetta del caffè, preparata la sera prima. Nell’attesa che il bagno si liberi, legge un po’. Quando la moglie lo raggiunge in cucina, fanno colazione assieme, ascoltando le notizie alla radio.

Va in bagno, si lava con cura faccia e denti seguendo una precisa routine. Ancora in pigiama, fa il letto mentre sua moglie lava i piatti. Poi si si veste con cura e prima di uscire di casa, alle 8:00 circa, si aggiusta i capelli, prende la borsa con il pranzo e saluta la moglie con un bacio.

Preferisce andare a lavoro in bicicletta, per tenersi un po’ in forma e godersi l’aria fresca. Arriva in ufficio alle 8:50, saluta i colleghi e scambia due parole con loro, prima di iniziare a lavorare tutti insieme.

Rallentare è una scelta possibile

In quale dei due personaggi ti riconosci di più? Io sicuramente nel primo, ma da qualche tempo mi sto impegnando a vivere come il secondo. Mi pare che Velocino non abbia proprio una vita tranquilla né molti rapporti umani.

Lo slow living è più di uno stile di vita, è una forma mentale che ha a che fare con la maniera in cui ti alimenti, con il modo in cui lavori e con il tuo tempo libero. È la voglia di godersi i piccoli piaceri come un pranzo in compagnia, un momento d’aria fresca e perfino la noia, senza rinunciare ad essere produttivi o ad avere una bella carriera.

Significa trovare il tuo ritmo, darti dei tempi e dei momenti per ogni attività. Procedere verso un obiettivo chiaro e metterci il tempo che serve. È un modo di fare che abbiamo disimparato per colpa di una società che ci richiede sempre il massimo subito, in cui nessuno di noi si sente mai abbastanza.

Lo slow living è una scelta. C’è chi continua a correre ed è felicissimo così. Se tu, invece, senti sprecare le tue energie nel tentativo continuo di compiacere gli altri o un ideale irraggiungibile, forse dovresti provare questo stile di vita. Attenzione però, ci riesci solo se vuoi farlo davvero, quindi se non ti va di cambiare troverai ogni scusa per continuare a correre.

Come puoi cambiare la tua vita approcciando la lentezza?

Slow living significa Ecorisparmiare, cioè fare bene a noi stessi e al pianeta. Risparmiare tempo, denaro, energie e risorse. Se segui questo blog, forse hai iniziato ad attuare qualche passo slow senza neanche saperlo. Chi ha seguito le mie sfide ha imparato a usare meno l’auto per non inquinare, non sprecare cibo, riciclare avanzi e oggetti, acquistare di meno, senza sentirsi privati di nulla, anzi più ricchi. Significa fare meno, ma farlo meglio ed emozionarsi di più. Avere coscienza delle proprie azioni e apportare un cambiamento concreto nel mondo, per quanto piccolo.

Come fare? Inizia da piccoli passi in casa tua, nella prossima pagina, ti farò alcuni esempi da cui puoi prendere spunto per vivere slow (soprattutto ora che non si può uscire) e spero che per te sarà una lettura piacevole e utile.

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